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Le scorte, fattore di crescita della competitività: il magazzino

È sempre più accesa la rivalità tra imprese che si prefiggono profitti elevati e una maggiore quota di mercato, o di volumi di vendita, attraverso una combinazione vincente dei fattori di marketing-mix dell’offerta aziendale. La natura insita nella concorrenza è l’acquisizione di un vantaggio competitivo, vantaggio rispetto ad altri soggetti che operano sul mercato. Il controllo del magazzino e della rotazione delle scorte è un importante strumento che consente di migliorare la competitività, attraverso la riduzione di costi improduttivi.

Il calcolo del ROI (Return On Investment)

Ragion per cui, un importante parametro di controllo del rendimento di qualsiasi investimento è il ROI (Return On Investment). Tale indicatore può essere calcolato anche per l’investimento costituito dalle scorte. Infatti, ogni articolo, genera un margine di vendita. Inoltre, la generazione di tale margine si ripete, in un determinato periodo, per un numero di volte pari al tasso di rotazione delle scorte dell’articolo stesso. Il calcolo del ROI permette di evidenziare gli squilibri e le anomalie presenti nel portafoglio/prodotti. In particolare, per evidenziare i prodotti con margini elevati, ma con rotazione troppo bassa che rischiano di non essere competitivi. Pertanto, quando le scorte di prodotto finito sono sotto controllo – diventa più semplice programmare anche gli approvvigionamenti. Controllare, cioè le scorte anche dei materiali necessari alla trasformazione industriale. Peraltro, quest’ultime sono anche meno onerose delle prime, perché non contengono il costo della trasformazione.

In qualsiasi azienda il magazzino rappresenta un impiego di capitali, in quale maniera lo controlli?

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